"La mia Juve". Il romanzo di un amore di Darwin Pastorin

Darwin Pastorin, tra i più noti e apprezzati giornalisti sportivi e narratori italiani, racconta, tra
ricordi e aneddoti, momenti divertenti e riverberi sentimentali, la passione per la Juventus. Dalla prima volta nel 1966, con la festa per il tredicesimo scudetto entrando allo stadio gratis a un quarto d’ora dalla fine, fino ai giorni nostri. Nel «mezzo» gli incontri, prima da tifoso e poi da cronista, con tanti campioni bianconeri: da Càstano e Stacchini all’idolo Anastasi, da Altafini agli assi del mundial del 1982 (Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli, Paolo Rossi) sino a Gigi Buffon e Claudio Marchisio, «passando» da Del Piero e Roberto Baggio ai tre Agnelli (Gianni, Umberto e Andrea) fino agli allenatori come Heriberto Herrera, Trapattoni, Lippi e Conte. Una lunga storia ricca di aneddoti, di retroscena e di tantissimo amore per la grande Juve.

DARWIN PASTORIN è nato a San Paolo del Brasile, figlio di emigranti veronesi, il 18 settembre 1955. È stato praticante al Guerin Sportivo, redattore, inviato speciale e vicedirettore
di Tuttosport, direttore di Tele+ e Stream, direttore ai nuovi programmi di Sky Sport, vicedirettore e direttore di La7 Sport. Attualmente è direttore di Quartarete Tv. Ha
condotto diversi programmi, tra questi: «Tutti casa stadio e…» con Marco Bernardini, «Sky Racconta», «Il gol sopra Berlino», «Le partite non finiscono mai» con Cristina Fantoni, Gigi Buffon e Zibì Boniek, «Le teorie di Darwin». Per Priuli & Verlucca ha curato i quattro volumi de La storia
fotografica della Juventus e il libro Juventus Museum. Per la sua attività di giornalista e scrittore ha ricevuti diversi premi di prestigio. È autore televisivo e teatrale. Tra i suoi libri: Tempi supplementari (Feltrinelli), Lettera a mio figlio sul calcio e Avenida del Sol (Mondadori), Ode per
Mané (Limina), con il figlio Santiago Io, il calcio e il mio papà (Gallucci), con Giorgio Simonelli Reti e parabole (Mursia), Le grandi Olimpiadi (Editori Riuniti). Collabora con quotidiani e riviste. È membro del comitato scientifico del Museo del Calcio di Coverciano e del Museo della
Juventus (J Museum). 

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