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L’Accademia Albertina dona all’Università quattro grandi dipinti per l’Aula Magna di via Po

07/11/2012 17:28

Ieri martedì 7 novembre, alle ore 11.30, nell’Aula Magna del Rettorato (via Verdi 8 – Via Po 17), sono stati presentati i quattro grandi dipinti appositamente realizzati dal professor Gianfranco Rizzi, docente emerito di Pittura dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, col preciso intento di occupare i “vuoti” lasciati dalle quattro pale d’altare barocche di Francesco Trevisani, Sebastiano Ricci e Sebastiano Conca, appese per molti anni nell’Aula Magna dell’Università, ma che appartenevano alla Chiesa di Sant’Uberto di Venaria Reale, dove sono tornate dopo la conclusione del restauro di tutta la residenza sabauda.
I quattro “teleri” eseguiti da Gianfranco Rizzi ad olio su tela, adottando uno stile e una iconografia confacente al luogo, hanno come soggetto un allegorico “Ciclo dei Saperi” dedicato proprio all’Ateneo torinese. Il ciclo è articolato secondo un complesso rimando di simboli e riferimenti colti, leggibili pur nella completa individualità iconografica delle opere, in senso antiorario dalla cavea. I riferimenti alla conoscenza, maturata con equilibrio, e alle diverse discipline, tanto teoriche quanto pratiche, che nel contesto della formazione più alta concorrono alla completa articolazione delle competenze individuali, è interpretata, in un totale di quasi 32 mq di pittura, con la luce modulata felicemente in valori timbrici e tonali che valorizzano i volumi in una rinnovata classicità nella figurazione.
Le 4 opere, nate come ideale collaborazione tra soggetti sensibili ai valori della bellezza e del sapere e alla loro trasmissione, sono di fatto il dono generoso di un artista che ha fatto di Torino la sua città adottiva e che, con lunga esperienza professionale tanto in ambito artistico quanto didattico, ha voluto esprimere una rara altruistica e gratuita condivisione.
L’evento segna la proficua collaborazione instaurata in questi anni tra l’Università di Torino e l’Accademia Albertina di Belle Arti, grazie in particolare ai cordiali rapporti istituzionali esistenti tra il Rettore prof. Ezio Pellizzetti, il Vicerettore all’Edilizia, prof. Salvatore Coluccia, e il Presidente dell’Accademia Albertina, dott. Marco Albera, appassionato esperto di storia sabauda.
Il Presidente Albera, ha ricordato, infatti, “Lo strettissimo legame che unisce le due Istituzioni, perché la Regia Accademia Albertina di Belle Arti condivise con l'Università di Torino la sede dell'odierno Palazzo del Rettorato di via Po dal 1722 fino al 1832 (anno in cui l’Accademia, ribattezzata Albertina, fu trasferita nell'attuale sede nell’omonima via).
Le aule di Pittura, Scultura e Architettura (quest’ultima allora veniva insegnata all’Accademia) erano allocate in sei saloni del terzo piano, accanto alla manifattura di Corte degli Arazzi, e qui aveva anche l’alloggio dal 1778 al 1821 il suo direttore più celebre, il pittore Laurent Pecheux, rifondatore della Regia Accademia di Belle Arti di Torino nel 1778.
Le opere di Gianfranco Rizzi, eseguite in totale gratuità, sono un dono dell’artista all’Università e quest’iniziativa è il primo atto di un articolato programma di attività culturali che in futuro coinvolgerà anche gli studenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino con interventi artistici in vari spazi dell’Università.

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