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LA PATRIA PIEMONTESE E’ IN PERICOLO

08/10/2012 17:12

MPP: Lo Statuto Speciale per salvare il Piemonte contro il neo – centralismo e la Padania che non c’è.

Cittadini del Piemonte,
la Patria Piemontese è in pericolo. Questo non vuole essere un inutile
allarmismo, ma un dato di fatto. Da un lato c’è la spinta verso la realizzazione di una
Macroregione del Nord, fortemente voluta da Roberto Formigoni, presidente della
Regione Lombardia, dall’altro c’è la mozione sulla Comunità Autonoma del Nord che,
come evidenziato su “La Padania” del 25 settembre scorso sta sostenendo la Lega Nord
in tutte le Regioni, Piemonte compreso. Dall’altro ancora c’è una spinta neo –
centralista favorita dal “verminaio” politico che si sta venendo a scoperchiare in questi
giorni con le inchieste della Magistratura. In una recente trasmissione Rai del mattino è
stato citato un sondaggio (c’è da chiedersi come mai sia stato commissionato e chi
l’abbia commissionato così tempestivamente) nel quale una percentuale piuttosto alta di
italiani si sarebbe espressa in modo contrario alle Regioni ed una altrettanto alta
avrebbe proposto degli accorpamenti in entità ancora maggiori. Sotto quest’ultimo
aspetto si starebbero aprendo le danze per un balletto analogo a quello messo in scena
per le Province: non potendo abolirle del tutto perché previste dalla Costituzione come
enti territoriali, si svuotano con la legge ordinaria dalle loro funzioni di ente di area
vasta e le si diminuiscono accorpandole. E qui la regia potrebbe mandare in scena il
medesimo spettacolo. E in questo quadro la Macroregione del Nord o la Comunità
Autonoma di Regioni che sia, aprirebbe la strada ad un accorpamento di Regioni nel
nome di una inesistente Padania (che non è proprio il caso di dire “si bella e perduta”
perché si perde una cosa che esiste, non una che non è mai esistita, se non nella mente
di qualcuno). In un quadro del genere il Piemonte rischierebbe – tra l’altro governato
da un presidente di formazione lombarda, di visioni lombarde e di presenza lombarda e
romana – di diventare una entità territoriale secondaria al traino della locomotiva
lombardo – veneta con la quale non avrebbe alcuna attinenza. La storia e la vocazione
europea del Piemonte e del sistema Lombardo – Veneto sono da sempre stati diversi,
uno volto alle Alpi ed alla Francia ed alla Svizzera, l’altro al sistema bavarese e
dell’Alpe Adria.
Come Movimento Progetto Piemonte – MPP lo abbiamo detto e scritto moltissime volte
nel recente passato ed in tutte le sedi nelle quali siamo presenti, ed in tutte le tribune
nelle quali abbiamo diritto e possibilità di parola: la strada da seguire è quella dello
Statuto Speciale, o comunque di una profonda revisione dello Statuto che permetta una
maggiore autonomia alla comunità regionale piemontese ed alla salvaguardia del suo
ambiente, del suo territorio, delle sue tradizioni, e ultimo (ma non per questo meno
importante, anzi) del suo tessuto socio – economico, compreso quello agricolo, con
la possibilità di trattenere il regione almeno il 90% di imposte e tasse. Per questo il
nostro Movimento convocherà nel prossimo mese di novembre una tavola rotonda nella
quale verranno invitate tutte le forze interessate ad uno sviluppo del ragionamento sul
percorso da intraprendere per lo Statuto Speciale (con un occhio di particolare riguardo
a quelle autonomiste e statutariste) o, quanto meno, per una profonda revisione
dell’attuale carta statutaria piemontese, prevedendo una serie di riforme reali della
politica e non soltanto di facciata.
I piemontesi, del resto, sono persone concrete e preferiscono passi fatti con la gamba
piuttosto che pericolose fughe in avanti verso concentrazioni che, al di là dello slogan,
non si sanno dove possano portare. E soprattutto vogliono essere loro a determinare il
proprio futuro e non farlo determinare da chi vive e opera a Roma o a Milano.
Casale di Sant’Evasio (Casale Monferrato), 8 ottobre 2012

IL PRESIDENTE
Movimento Progetto Piemonte
Dott. Massimo Iaretti

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