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COMMEMORAZIONI AI CADUTI DI SESTRIERE

29/08/2012 19:59

Come ogni anno, per non dimenticare, si rinnova a Sestriere l'appuntamento con "Colle del Sestriere - Monumento alla Resistenza" Incontro unitario in ricordo dei 210 caduti della Divisione Alpina Autonoma "M. d. O. A. Serafino", delle brigate Partigiane "Garibaldi e GL" e dei civili che caddero nella zona delle Valli Chisone e Germanasca ed Alta Valle di Susa, nella guerra nazionale di liberazione (1943-45).
Lo scorso sabato 25 agosto la ricorrenza ha visto una folta partecipazione da parte di reduci, autorità civili e militari oltre ai gonfaloni di comuni, Provincia di Torino e delle varie associazioni della Comunità Montana del Pinerolese, della Comunità Montana Valle Susa, Val Chisone, Val Germanasca, Val Pellice, l'ANPI Provinciale di Torino.
Valter Marin, sindaco di nonché Presidente del Comitato promotore, ha aperto la cerimonia che ha visto tra gli ospiti il Comandante della Legione Carabinieri "Piemonte e Valle d'Aosta", Generale di Brigata Pasquale Lavacca, accompagnato dal Capitano dei Carabinieri Stefano Mazzanti, comandante della Compagnia di Susa. Presenti anche gli onorevoli Osvaldo Napoli e Giorgio Merlo, Giampiero Leo in rappresentanza del Consiglio Regionale del Piemonte, il Presidente della Comunità Montana Valle di Susa e Sangone, Sandro Plano, e Andrea Coucourde, Presidente Comunità Montana del Pinerolese, oltre a molti sindaci delle due vallate.
 Dopo la deposizione di una corona in onore dei Caduti al Col Basset, da piazza Fraiteve è partito il corteo che ha sfilato sino al Monumento della Resistenza nei giardini comunali.
L'alza bandiera e l'Onore ai gonfaloni decorati al valore militare e civile e ai medaglieri delle Associazioni della Resistenza hanno aperto la cerimonia assieme al saluto di Beppe Gastaldi, Presidente Onorario ANPI Provinciale. L'Onore ai Caduti con la deposizione delle corone al
Monumento alla Resistenza e i riti religiosi hanno concluso la giornata accompagnata dalla Banda Musicale di Oulx e dall'oratore ufficiale Giorgio Bouchard.

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