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Truffate due ragazze del pinerolese. Clonato il bancomat e documenti

26/07/2012 17:18

Due ragazze e tre ragazzi di Pinerolo si sono recati a Torino per andare a ballare in una nota discoteca. Lasciata la macchina in Via Chisone, sono entrati nel locale per una serata di spensierato divertimento. Tornati alla macchina però, hanno avuto una sorpresa alquanto spiacevole: era stata aperta e tutto ciò che avevano lasciato al suo interno rubato. La dinamica del furto deve essere stata alquanto comica: prima i malviventi hanno cercato di piegare la parte superiore della portiera, fallendo; poi devono essersi ricordati che le auto hanno anche dei finestrini e ne hanno rotto uno. All'interno della vettura hanno trovato le borse delle due ragazze (con documenti e chiavi di casa), un iPod ed un borsone da nuoto, anche quello portato via.

Fatta la denuncia ai carabinieri di Pinerolo, i ragazzi pensavano che la storia fosse finita lì, ma si sbagliavano. A distanza di tempo le due ragazze hanno ricevuto la bolletta di una nota compagnia telefonica intestata a loro nome.

“E' arrivata questa bolletta da 480 euro a mio nome, con telefonate che io non avevo mai effettuato!” ha detto Eliana, una delle due ragazze derubate. “I ladri hanno effettuato 17 chiamate sovrapprezzo, 18 internazionali e 153 verso operatori diversi da quello dei nuovi numeri.”

 Dalle indagini è emerso che, con i dati delle due malcapitate, sono stati aperti due conti presso una nota banca piemontese, chiesti ed ottenuti due finanziamenti, comprato almeno un cellulare di ultima generazione ed attivati almeno tre numeri telefonici diversi.

Quello che non è chiaro è come i truffatori siano riusciti ad effettuare delle operazioni bancarie con dei documenti rubati e denunciati. Le forze dell'ordine e le banche hanno accesso ad un database in cui vengono registrati tutti i numeri dei documenti di identità e segnalati quelli rubati. Le possibilità, secondo gli inquirenti, sono due: o i controlli della banca in materia sono piuttosto carenti, oppure i ladri hanno un complice all'interno dell'istituto.

“Per fortuna abbiamo subito fatto denuncia” ha continuato Eliana “altrimenti, se avessimo sottovalutato la cosa, ora saremmo costrette a pagare le bollette ed i finanziamenti. Non lascerò mai più la borsa in macchina!”

Lasciare documenti, soldi e chiavi di casa in una macchina non è certo una buona idea, ma almeno il borsone da nuoto si pensa di poterlo lasciare; e invece no: i ladri non si sono lasciati sfuggire nulla. Quando gli ricapita una macchina a cui si rompono i finestrini?

Nella foto una delle ragazze truffate

 Simone Sindoni

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