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TRIBUNALE PINEROLO: “FORSE SI APRE UNO SPIRAGLIO”. MERLO (PD)

24/07/2012 16:35

“Dalle audizioni di oggi alla Camera dell’Anm e della Procura Generale di Torino sono arrivati autorevoli contributi  a rispettare sino in fondo i criteri contenuti nella delega al Governo per ridisegnare la nuova geografia giudiziaria piemontese dopo il decreto presentato dal Ministro Severino. E, nello specifico,  l’invito a riconsiderare le scelte del Ministro in merito alla soppressione del Tribunale di Pinerolo.  In discussione, infatti, c’è la necessità di mantenere gli uffici giudiziari submetropolitani per le finalità di decongestionamento del tribunale metropolitano, anche con l’ampliamento dei relativi territori.  Insomma, dalle audizioni in Parlamento emerge con forza la necessità di rivedere le recenti e discutibili scelte operate dal Governo in materia di organizzazione dei tribunali a partire anche, e soprattutto, per quanto riguarda la realtà subalpina, dalla proposta dell’Secutivo di sopprimere il presidio giudiziario pinerolese”.

“ORA BASTA CON LE SCELTE DISCREZIONALI DEL GOVERNO.

SEVERINO RISPETTI I CRITERI DELLA DELEGA AL GOVERNO”.

“La soppressione dei Tribunali non può essere dettata da elementi puramente discrezionali e sganciati da qualsiasi criterio. Il Ministro Severino non può garantire la presenza di Tribunali di piccole dimensioni, con pochi abitanti e, di conseguenza con una produzione sottodimensionata e sopprimere, al contempo, Tribunali di grandi dimensioni territoriali con una produzione voluminosa. Se le motivazioni trapelate su alcuni quotidiani rispondono al vero – e cioè la soppressione, ad esempio, del tribunale di Pinerolo per mantenere quello di Ivrea o, peggio ancora, quello di Mondovì – il Ministro Severino dovrebbe spiegare perché smentisce, platealmente, i contenuti e i criteri previsti dalla recente delega al Governo e che lo stesso Governo non può disattendere allegramente con scelte radicalmente estranee e discrezionali. Anche un Governo tecnico non può prescindere, quando fa scelte politiche che hanno enormi ricadute territoriali, dalle regole e dai criteri che presiedono le singole decisioni”.




On. Giorgio MERLO 
Deputato PD Piemonte 
Vice Presidente Commissione Vigilanza Rai

 


 

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