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Artigiano spara ad un cane ferendolo gravemente.

16/07/2012 9:38

La Lega Nazionale per la Difesa del Cane annuncia la propria costituzione come persona offesa nell’instaurando procedimento penale. A seguito del gravissimo episodio di violenza contro un animale indifeso avvenuto a Solofra, nell'Avellinese - dove un uomo e' stato denunciato in stato di liberta' dai carabinieri, con l'accusa di avere esploso alcuni colpi di pistola scacciacani contro un cane, ferendolo gravemente – la Lega Nazionale per la Difesa del Cane annuncia la propria costituzione come persona offesa nell’instaurando procedimento penale. L'animale, soccorso dal proprietario, e' stato portato presso uno studio veterinario, e sottoposto ad un intervento chirurgico. Le sue condizioni sono molto gravi. I carabinieri nel giro di qualche ora, a seguito di svariate testimonianze, sono risaliti all'autore degli spari: un artigiano di 52 anni, l'uomo, avrebbe sparato contro il meticcio solo perche' abbaiava. Per il responsabile di questo grave atto è scattata la denuncia per maltrattamento di animali, reato previsto dall'art. 544 ter c.p. e detenzione illegale di munizioni da sparo. E' bene ricordare che, dal dicembre 2010, in Italia maltrattamenti e uccisioni di animali sono puniti più severamente: la legge n. 201 del 4 novembre 2010 “Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987, nonché norme di adeguamento dell’ordinamento interno”, ha aumentato infatti le sanzioni previste dal Codice Penale per i reati di uccisione e maltrattamento di tutti gli animali: un inasprimento che ci auguriamo possa contribuire ad arginare la piaga della violenza di cui sono vittime gli animali, garantendo una migliore convivenza. Grazie alla legge n.201/2010 l’uccisione di animali viene punita con la reclusione da quattro mesi a due anni ed il maltrattamento con la reclusione da tre a diciotto mesi e la multa da 5.000 a 30.000 euro. “Sono troppi gli animali maltrattati con ferocia inaudita – afferma Laura Rossi Presidente della Lega Nazionale per la Difesa del Cane – Simili episodi rappresentano un gravissimo indice di quanta intolleranza vi sia ancora nei confronti degli stessi e di come ancora si neghi loro la natura di esseri senzienti. Questo gravissimo episodio verrà seguito dalla Lega del Cane costantemente per assicurare una giusta ed esemplare punizione all'autore del fatto”.

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