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Tribunale: sopprimere Pinerolo, perché? Incontro pubblico

10/07/2012 9:32

Si è svolta, presso la Sala di Rappresentanza del Comune di Pinerolo, una conferenza stampa sul tema “Tribunale: sopprimere Pinerolo, perché?”. La conferenza è stata organizzata a seguito della decisione del Governo di chiudere il Tribunale di Pinerolo.

Sono intervenuti il Sindaco di Pinerolo, Eugenio Buttiero, l’On. Giorgio Merlo, il Procuratore Capo facente funzioni, dott. Ciro Santoriello, il Presidente del Tribunale, dott.ssa Simonetta Rossotti e il Presidente dell’Ordine degli Avvocati, Avv. Alfredo Merlo. Ha fatto pervenire una propria dichiarazione anche il Sen. Lucio Malan. Hanno preso parte all’incontro numerosi Sindaci del territorio, Amministratori, Avvocati, Magistrati e rappresentanti della società civile.

Tutti i relatori hanno ribadito l’efficienza operativa del Tribunale di Pinerolo, sottolineando l’importanza strategica di questa struttura, per la quale sono stati recentemente investiti oltre 700 mila euro per la ristrutturazione e l’ampliamento della sede. Uno dei migliori Tribunali del Piemonte, con oltre 6.000 cause civili e 2.600 cause penali all’anno, punto di riferimento per il territorio del pinerolese e non solo: questa struttura serve infatti un bacino di utenza di oltre 200 mila abitanti e 58 comuni. Dati che confermano l’importanza di questa sede per il territorio e per i suoi cittadini.

 “Siamo rimasti attoniti rispetto alla scelta effettuata – dichiara il Sindaco di Pinerolo, Eugenio Buttiero –. Non comprendiamo l’esigenza di sopprimere questo Tribunale. Una scelta che non è dettata sicuramente da valutazioni di buon senso e che non trova riscontri nella logica del risparmio e dell’efficienza. Il Tribunale di Pinerolo è una struttura di riferimento importante per il territorio, per questo siamo certi che vi siano margini per cambiare questa decisione. Oggi siamo qui per dare voce a una richiesta forte, trasversale: ci impegneremo, insieme, per far arrivare la nostra voce al Ministro affinché venga modificata questa scelta incomprensibile.”

 

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