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“L’atomo inesplorato” nella Sala del Consiglio di Facoltà del Politecnico di Torino

23/05/2012 8:39

Il 4 maggio scorso si è tenuto nella Sala del Consiglio di Facoltà del Politecnico di Torino un importantissimo convegno dal tema conduttore ”L’atomo inesplorato”, che ha avuto come comitato organizzativo l’Associazione culturale no-profit “Solidarietà e Sviluppo”, l’INRIM, (Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica) di Torino (Ente di Ricerca d’eccellenza italiana), ed il Politecnico di Torino.

Il convegno, aperto dalla presentazione del Dr. Francesco Mazzuca di “Solidarietà e Sviluppo” è stato sostenuto dai relatori Alberto Carpinteri (docente del Politecnico di Torino e Presidente dell’INRIM), da Peter L. Hagelstein (Massachusetts Institute of Tecnology), da Valerio Ciampoli (Nichenergy), da Giovanni Cherubini (Università di Roma “La Sapienza” e Centro Ricerche Radioattività CRR-ARPA Lazio), Douglas Bartlett (The European Key Role in Design, Construction and Operation of ITER), da Giovanni Ricco (Università degli Studi di Genova, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), da Alessandro Alemberti (Ansaldo Nucleare), infine, da Marco E. Ricotti (Politecnico di Milano). I gravi problemi costituiti dalla necessità d’approvvigionamento di energia meno inquinante, l’incidente terribile di Fukushima, la recente recessione globale hanno portato la scienza ad esplorare ancor più in ambito di possibili fonti d’energie alternative a quelle fossili, a potenziare innovazioni in ambito di tecnologia atomica, ma con uno sguardo particolare alla ricerca di maggiori sicurezze. Le tematiche scientifiche del convegno si sono focalizzate essenzialmente sulle reazioni nucleari a bassa ed alta energia, sulle reazioni nucleari controllate, sulla fusione fredda ed in particolare su un nuovissimo campo, quello del piezonucleare, che vede nel Prof. Alberto Carpinteri, docente del Politecnico di Torino al Dipartimento d’Ingegneria Strutturale e Geotecnica, e nel suo staff di ricerca il Prof. Giuseppe Lacidogna, il Dr. Paolo Borla, il Dr. Amedeo Bertetto Manuello, una punta di diamante della ricerca italiana. Durante l’intervallo tra le due nutrite parti di convegno mattiniera e pomeridiana, il Politecnico ha offerto agli invitati una dimostrazione di laboratorio sull’emissione di neutroni al momento catastrofico di rottura di roccia di gneiss di Luserna San Giovanni, sottoposta a compressione. L’esperimento ha inoltre dimostrato che sotto compressione, in fase di pre-rottura catastrofica, la roccia emette onde acustiche ed onde elettromagnetiche. Questo implica che si “deve” cercare eventuali relazioni tra ciò che si evince dall’iter sperimentale di laboratorio del Politecnico di Torino e quello che gli studiosi dei precursori sismici constatano su vasca scala geologica. Il problema è rappresentato dagli ordini di grandezza implicati nella valutazione dei dati tra il microcosmo di laboratorio ed il macrocosmo della crosta terrestre, geologicamente variegato e complesso, tra un iter sperimentale controllato nei parametri fisici analizzati e le infinite variabili conosciute e non della casistica naturale degli eventi catastrofici sismici e idrogeologici. Ma la strada per la previsione dei sismi esiste, anche se lunga e quasi tutta da esplorare, nonostante le opposizioni di alcuni, mossi da pregiudizi non scientifici o da interessi particolari. Il problema dei dati di previsione è ancora più complesso, per evitare panico o sbagli di previsione, ma almeno potenziamo lo studio per la prevenzione, per non lasciarci cogliere di sorpresa dai sismi in zone ad alto rischio nucleare (vedi Fukushima) o/e chimico, di tzunami o di esondazione di dighe. Lo staff del Prof. Alberto Carpinteri del Politecnico di Torino ha dimostrato che le emissioni acustiche, elettromagnetiche e di neutroni ci sono, quando si sottopongono a compressione le rocce, in particolare il basalto e lo gneiss di Luserna, le dimostrazioni di laboratorio ripetute e di successo, portano in ambito del piezonucleare straordinarie implicazioni e persino spiegazioni per una lettura geologica della storia del nostro Pianeta, della storia geologica dei pianeti del Sistema Solare; la considerazione sulle trasmutazioni degli elementi, grazie al piezonucleare, esposta in modo chiaro, sintetico ed esaustivo dal Prof. Carpinteri, porta anche a considerare quanta eccellenza scientifica abbia l’Italia e Torino, valorizziamola e teniamocela ben stretta.

Giovanna de Liso

 

 

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