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STRISCE BLU A PINEROLO ILLEGALI?

15/03/2012 9:26

Se anche voi non avete visto di buon occhio lo spropositato aumento dei parcheggi a pagamento a Pinerolo, allora avete almeno una cosa in comune con il consigliere Massimiliano Puca, capogruppo del PDL in consiglio comunale, che poi sarei io. Intendiamoci, non è una questione di destra o di sinistra, Pd o PDL ma semmai una questione di coscienza e di legalità. Ed è la mia coscienza, che è anche quella di un ufficiale riservista dei CC, oltre al mandato conferitomi dalla molteplicità dei cittadini pinerolesi che mi hanno eletto, ad impormi di dover rappresentare che con le nuove strisce blu a Pinerolo proprio non ci siamo. Non lo dico solo io ma anche il Codice della Strada. L’articolo 7, infatti, dice testualmente “le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate fuori della carreggiata e comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico”. La norma poi va letta in combinato disposto con le altre norme del Codice della Strada, ad esempio quelle che stabiliscono cosa sia la carreggiata, il potere dei comuni di imporre aree di sosta a pagamento ecc. che ora vi risparmio. Certamente non è affatto pacificamente riconosciuto il fondamento giuridico di tale e sempre più odioso balzello. E infatti, in diverse regioni, più autorità giudiziarie, cui i cittadini si erano rivolti contestando l’operato dell’ente pubblico, hanno dato loro ragione, annullando le multe che erano state comminate per non aver pagato la sosta. Una materia dunque, accompagnata da molta incertezza. Nonostante questa situazione, la giunta ha deciso di aumentare le aree di sosta a pagamento, realizzandole proprio all’interno della carreggiata. Tutti abbiamo notato la segnaletica verticale che impone il pagamento del ticket dalle 08.00 alle 20.00, disseminata in questi giorni un po’ ovunque in piazza Vittorio Veneto ma anche nelle centralissime vie limitrofe, come via Marro e via Brignone. E pensare che della materia si sono recentemente occupate anche trasmissioni d’inchiesta e approfondimento come ad esempio “Le Iene”, con scoop che hanno messo a nudo queste situazioni d’incertezza a tutto danno dei cittadini, molto spesso chiamati a pagare un dazio semplicemente non dovuto. Io stesso, non più di due anni fa, ho visto accogliere dal Prefetto di Torino, il mio ricorso contro una multa per aver omesso di esporre il ticket dopo aver parcheggiato in una di queste aree, ricavate all’interno della carreggiata. Con un’interrogazione ho chiesto al sindaco di prendere una posizione chiara sulla materia. La sosta a pagamento, oggi diventata una consistente voce di spesa per famiglie e commercianti, non può e non deve diventare un trucco per finanziare amministrazioni fallimentari o per fare cassa sui cittadini. Statene pur certi, se non verrà fatta chiarezza, metterò a disposizione sul mio sito, il fac-simile per ricorrere gratuitamente contro le multe che si riveleranno irrogate in violazione della legge.

                                                                                                                                            

                                                                                                                                             Massimiliano PUCA

          www.massimilianopuca.it

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