Saitta: “Un paese civile non consentirebbe le reazioni contro Caselli”
Saitta: “Un paese civile non consentirebbe le reazioni contro Caselli”
“Il procuratore Caselli per la sua integrità e la sua storia non si merita tutto questo. Un Paese civile non lo consentirebbe, ma oggi in Italia siamo costretti ad assistere a scene poco edificanti come le scritte oltraggiose sui muri del centro di Torino contro il magistrato, nell’ipocrisia di quanti fino al giorno al prima lo ha invitato a convegni come relatore d’eccezione”.
Il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta interviene all’indomani dello sfogo del procuratore diventato bersaglio dei no tav per la sua azione: “ho avuto modo di leggere gli atti del Tribunale di Torino sui fatti di luglio a Chiomonte - dice Saitta - e vi ho trovato la conferma dell’organizzazione para militare dei movimenti no tav. Da anni qualcuno di noi sostiene l’urgenza di rompere l’ambiguità con quei movimenti: in cambio abbiamo ricevuto qualche minaccia e molti sorrisini di sopportazione”.
“Giancarlo Caselli non ha bisogno che la politica lo difenda - conclude Saitta - semmai è la classe politica locale e nazionale ad aver bisogno di una sincera autocritica sui suoi errori. Alcuni esponenti politici sono da anni utilizzati e strumentalizzati dai movimenti no tav e nemmeno se ne rendono conto ”.