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La vicenda del Nonno Vigile prosegue in Tribunale. Pruriti giustizialisti

15/02/2012 18:20

Pruriti giustizialisti contro Il Vigile

 

Il nostro giornale, nel numero scorso, ancora una volta ha fatto l’ennesimo scoop giornalistico (concedeteci questa ennesima legittima soddisfazione, dimostrazione che siamo realmente un giornale di qualità e non asservito al potere, ad ogni tipo di potere)  con la vicenda del Nonno Vigile, al secolo Antonio Di Francesco, che era stato denunciato (non aveva con se  i classici documenti d’identità) dal Vigile Urbano. Nei giorni successivi alla nostra pubblicazione in esclusiva su Voce Pinerolese, vari giornali hanno ripreso (come spesso capita) il fatto. Dopo la vicenda da noi pubblicata il sindaco di Pinerolo ha chiesto scusa al nonno vigile (l’ha persino baciato) e tutta la città si è schierata, giustamente,  a favore del volontario. Intanto il magistrato Ciro Santoriello ha richiesto l’archiviazione della denuncia fatta dal vigile Ruocco contro Di Francesco. Adesso, però, a finire sotto la lente d’ingrandimento della giustizia, è finito proprio il Vigile Urbano. L’ipotetico reato è abuso d’ufficio. Fermo restando che, umanamente parlando, la denuncia fatta dal vigile urbano al nonno vigile Il vigile Ruocco, è stata eccessiva, è anche vero che, adesso, metterlo “in croce” sia altrettanto eccessivo. Ho sentito vari commenti nel Palazzo comunale ove si chiede “una lezione” al vigile perché, secondo alcuni, troppo “duro”, polemico ecc. E una “punizione” secondo alcuni, sarebbe salutare. Ebbene, se così è, non mi piace. Non è corretto. Non è giusto. Secondo le informazioni da noi acquisite la vicenda ha un aspetto non ancora chiarito ma che sarà messo in luce proprio dal procedimento giudiziario promosso contro il vigile Nicola Ruocco. Il vigile Ruocco, l’11 gennaio, si è presentato dal nonno vigile De Francesco informandolo che il servizio sul passaggio pedonale di via Giovanni XXIII sarebbe stato svolto da lui. Perché il comando dei Vigili Urbani, quella mattina, aveva predisposto un servizio proprio in quel punto. Il vigile invita De Francesco a prestare la propria preziosa opera in via Rocchietta, all’incrocio con via Serena. Il Vigile urbano, ha tutti gli effetti, è un pubblico ufficiale in servizio. Pare che De Francesco manifesti la volontà di restare lì per finire il servizio. Il Vigile chiede i documenti e l’uomo spiega di non averli dietro, però non manca di segnalare il suo nominativo sul tesserino di riconoscimento rilasciato proprio dal comune di Pinerolo. Dunque una identificazione c’è stata, secondo noi.  Giustissima la piena e totale solidarietà espressa dalla città al volontario e anche noi ci uniamo. E’ altrettanto vero che i “pruriti giustizialisti” contro Nicola Ruocco siano veramente esagerati. Come finirà? Per il bene della giustizia: due archiviazioni.

Dario Mongiello

direttore@vocepinerolese.it

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