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Torino spiritualità con il vescovo di Pinerolo Derio Olivero

 

Torino spiritualità con il vescovo di Pinerolo Derio Olivero

 

di Piergiacomo Oderda

 

«In questa serie di oggetti, rigorosamente rossi, la tensione tra vita e morte assume una prospettiva specchiata, piena di rimandi e riflessioni». Si parlava così dell’artista toscana Beatrice Gallori, in occasione di un appuntamento alla Triennale di Milano. La sua opera “Indistinct/Borders II” (2017) campeggia sulla brochure della XIV edizione di Torino Spiritualità. Il titolo, “Preferisco di no” (anche il no è rosso), è spiegato dal curatore Armando Buonaiuto: il no «è capace di destabilizzare il moto abituale delle cose, di scompaginare idee e posizioni, debordando dagli schemi e snidando gli idoli della neutralità e dell’equivalenza, che vorrebbero mettere tutto allo steso piano». Il programma richiederebbe una buona dose di ubiquità, incontri interessanti si sovrappongono inesorabilmente.

Da segnalare “in primis”, la presenza del nostro vescovo il 28 settembre alle ore 21 alla chiesa di Gesù Nazareno (via duchessa Jolanda 24) in dialogo con la teologa fossanese Stella Morra e il monaco buddhista Lucio Maria Morra, autore di un trittico pittorico dedicato al tema della serata, “Il lottatore, storia di Giacobbe”. Il vescovo Derio Olivero  non manca anche all’appuntamento di Torino Spiritualità previsto ad Alba la settimana prima sul tema “Verità d’arte”. I biglietti di quest’ultimo incontro sono in vendita nelle librerie sulla via maestra di Alba. Alla medesima ora dell’incontro sul libro di Giacobbe, alla chiesa di San Giuseppe (via S. Teresa 22), intervengono Giannino Piana e don Paolo Scquizzato sul tema “La tentazione e il deserto”. Poco prima, sempre venerdì 28, alle 18.30 il monaco benedettino Michael Davide Semeraro, autore di un testo sugli abusi sessuali (“Preti senza battesimo”), affronta un tema cristologico, “Il no del figlio, il no del discepolo”, al Circolo dei lettori. Medesimo l’orario per l’incontro fra il missionario della Consolata don Gianfranco Testa e il criminologo Antonio De Salvia al museo del carcere Le Nuove sul tema “I no che liberano e imprigionano”.

In questa edizione, i rappresentanti del Comitato Interfedi non intervengono a chiusura del cartellone del festival ma all’inizio, giovedì 27 alle ore 16 nell’aula magna del campus Einaudi; il tema è “il dissenso nelle confessioni religiose”. Alle 18.30 nella sala Gioco del Circolo dei Lettori, rovesciamento di fronte con gli antropologi Francesco Remotti e Adriano Favole a confronto con Maria Livia Turchetto, direttore del periodico “L’ateo”. Alla medesima ora, Franco Berrini, nutrizionista interviene con Daniel Lumera, un riferimento nella pratica della meditazione, sul tema “Le cattive abitudini”.

Saltiamo a sabato 29 con Gabriella Caramore, già conduttrice del programma radiofonico “Uomini e profeti” su Radio 3. Al teatro Gobetti, alle 10, parla di Endre Ady, poeta ungherese, sulle note della fisarmonica di Ivano Battiston. Mezz’ora dopo, su prenotazione, si svolge un itinerario alla Biblioteca civica centrale sul tema “Diavoli, streghe ed eretici nella collezione della biblioteca”. Alle 11.30, nella sala Rettori della Consolata, Alessandro Zaccuri dialoga con don Gianluca Carrega, direttore dell’ufficio pastorale per la cultura della diocesi di Torino e Stefano Gobbi (“Non cercavamo ma avevamo trovato. Il cristiano errante di Emmaus”). Elena Seishin Viviani, fossanese, guida dell’Enku Dojo di Torino (via Giulio 29), interviene su “Pragmatiche del no, l’intelligenza della fede” al Museo di Arte orientale (h 16).

La domenica, “Non pace ma spada” vede con ingresso a sei euro il fronteggiarsi di Enzo Bianchi e Massimo Recalcati alle 10 con la presenza di Buonaiuto. A mezzogiorno al Circolo dei lettori, Antonella Parigi dialoga con Emanuele Caruso, regista de “La terra buona”, sulla figura di padre Sergio De Piccoli e 70 mila volumi custoditi in val Maira. Alla chiesa San Giuseppe, Luigino Bruni e Paolo Curtaz intervengono sul tema “Non fate della casa del padre mio un mercato” (h 16.30). Ancora una nota buddhista alle 18.30 al Circolo dei lettori a cura del fondatore del Centro Buddha della medicina (via Cenischia 13, Lama Dino Cian Ciub), “La vacuità come prospettiva per allontanare la morsa del mondo”.

Ricordo infine, nell’ambito della fiera dell’ artigianato, la possibilità di partecipare alla presentazione di due tele del Caravaggio dedicate alla cena di Emmaus nel pomeriggio dell’8 settembre a Pinerolo presso la chiesa di San Domenico (ore 16, 17, 18, 21, 22). Il giorno successivo, nel medesimo luogo, il vescovo dialogherà alle ore 18 con due cuochi, Emanuel Marengo (“Veglio”, La Morra) e Mauro Agù (“Il ciabot” Roletto).

Piergiacomo Oderda

 

 

 

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