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RECENSIONE CINEMATOGRAFICA. Avengers: Endgame

02/05/2019 7:19
Avengers: Endgame
Un breve ripasso: Thanos, schioccando le dita, ha fatto scomparire metà della popolazione dell’universo e i nostri eroi, rimasti soli, raccolgono i cocci di quella che sembra essere la più grande disfatta della loro vita. Starà proprio alla loro forza di coesione, che ha fatto della saga Avengers il tratto peculiare, rimettere a posto le cose, ma la strada è lunga e disseminata di imprevisti mortali.
Un merviglioso finale della saga che ha fatto risplendere i cuori di centinaia di milioni di bambini, teenagers, ma anche dei genitori andati al cinema per accompagnarli, sancisce la fine di un’era, non solo per la cinematografia targata Marvel, ma, oserei dire, per il cinema moderno.
181 minuti di azione, gag comiche e momenti davvero toccanti, non senza difettucci come alcuni buchi nella trama e scene alcune volte troppo enfatizzate, sembrano essere il coronamento di un disegno perfetto cominciato sette anni fa con il primo film. Non c’è da stupirsi a sentire nelle sale cinematografiche applausi a più riprese e singhiozzi provenienti dal vicino, ma scene come dipartite premature (#DontSpoilTheEndgame) non possono fare a meno di far scendere qualche lacrima anche a chi non avesse visto i precedenti film. I fratelli Anthony e Joe Russo riescono dunque nell’intento di dare al pubblico un finale che emoziona dal momento in cui ci si siede al momento in cui si esce dal cinema forse un po’ delusi per l’assenza della scena post-credits ma certamente entusiasti di quello che questi eroi, pur non essendo reali, hanno fatto per la loro vita. Dunque, commosso, non posso che dire: Grazie Avengers.
p.

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