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AGESS: CONTINUA LO SPRECO DI DENARO PUBBLICO E NOI PAGHIAMO.

25/02/2019 7:48
AGESS: CONTINUA LO SPRECO DI DENARO PUBBLICO IN SPESE LEGALI. IL MOVIMENTO 5 STELLE PRESENTA MOTIVAZIONI AGGIUNTE AI RICORSI GIA’ DEPOSITATI.
Lunedì, 25 febbraio 2019
Quanto è successo finora, relativamente allo scandalo del fallimento AGESS spa, ha
rasentato il ridicolo, quello che sta succedendo ora va oltre, siamo alla follia.
Ricapitoliamo brevemente: 
1. A seguito della sentenza definitiva di condanna della Comunità Montana del
Pinerolese al pagamento di circa 2,3 milioni di euro in favore del Fallimento AGESS
s.p.a. e del prelievo forzoso di tale somma dai fondi destinati alla manutenzione
idrogeologica ordinaria del territorio (PMO), la Comunità Montana Pinerolese non era
riuscita a realizzare buona parte dei lavori programmati. Oltre al danno subito dai
territori cui erano mancati i necessari lavori di manutenzione, si presentava il serio
rischio di vedersi ridurre i fondi futuri destinati ai PMO dal 5% al 3%. E tutto questo
perché le Unioni si sarebbero trovate nell’impossibilità di rendicontare all’ATO i lavori
che la C. M. Pinerolese non aveva realizzato.
2. Il consigliere regionale Elvio Rostagno (PD) e l’Assessore regionale al Bilancio Aldo
Reschigna (PD) avevano seguito da vicino la questione per cercare di trovare una
soluzione che mettesse d’accordo le Unioni Montane per la ripartizione del debito
(https://www.vitadiocesanapinerolese.it/territorio/valli-chisone-e-germanasca/lagess￾non-smette-di-far-discutere). Senza il trasferimento del debito dalla C.M. Pinerolese
alle Unioni il vecchio Ente non si sarebbe potuto liquidare. Sui giornali di quel periodo
si parlava di abbuono del 40% del debito da parte dell’ATO che si sarebbe forse
accontentata della rendicontazione del 60% dei lavori non ancora realizzati. Ma l’ATO
attendeva una proposta formale da parte delle Unioni e della Comunità Montana...
3. Con una lettera le quattro Unioni montane del territorio chiedevano quindi all’Autorità
d’Ambito (ATO) la possibilità di spalmare su 10 anni la rendicontazione del 60% dei
lavori mancanti, in modo da avere un po’ di tempo per realizzarli a proprie spese. Per
il restante 40%...boh, ci penseremo poi! Il trasferimento del debito è stato così
formalizzato con l’approvazione, nei rispettivi consigli, di una convenzione con l’ATO.
4. Per la realizzazione di tali lavori l’Unione Montana dei Comuni Valli Chisone e
Germanasca ha dovuto riconoscere il debito fuori bilancio e ha contratto un mutuo con
Cassa Depositi e Prestiti Spa per € 535.952,32. 
5. Dei € 1.373.011,74 di lavori da rendicontare in 10 anni, 784.385,96 euro spettano
all’Unione Montana del Pinerolese, ma questa potrebbe inizialmente godere del
ricavato della vendita della sua ex sede di Pinerolo. E dopo aver approvato la
Convenzione con l’ATO che sancisce il trasferimento del debito dalla Comunità
Montana alle Unioni, sperando in un risarcimento da parte della Regione, minaccia il
ricorso al TAR per “problemi di costituzionalità”, ovvero il mancato trasferimento delle
risorse per le funzioni che sono chiamati a svolgere (Consiglio dell’Unione Montana
Pinerolese del 27 novembre 2018). Verrebbe da pensare che la destra non sa cosa fa
la sinistra! 6. Arriviamo ad oggi: il 24 febbraio 2019 la Giunta dell’Unione Montana Pinerolese
delibera di affidare il ricorso al TAR all’avvocato Teodosio Pafundi. Decisione questa in
aperto contrasto con l’assunzione del debito deliberata il 2 maggio 2018. 
E qui siamo all’incredibile: la Val Pellice che ha generato il disastro da accusata diventa
accusatrice, mentre i comuni delle altre Unioni per rispettare gli accordi divengono “cornuti
e mazziati”.
Quanto costerà ai cittadini questa ennesima azione legale? Dalla stampa locale
apprendiamo che finora le spese legali sostenute per la vicenda AGESS ammontano a
circa 1 milione di euro (il costo del rifacimento di una scuola pubblica): e adesso chi paga?
Un altro sospetto si fa strada: l’art. 38, comma 5 del TUEL (Testo Unico degli Enti Locali)
recita: “i Consigli durano in carica sino all’elezione dei nuovi, limitandosi, dopo la
pubblicazione del Decreto di indizione dei comizi elettorali, ad adottare gli atti urgenti e
improrogabili”.
Cioè: fra 100 giorni si vota per il rinnovo di molti Comuni della Val Pellice, i cui componenti
diventeranno, a loro volta, rappresentanti nell’Unione Montana. Se anche l’Unione
Montana Pinerolese avesse accettato di assumersi il debito AGESS, ciascun Comune
avrebbe dovuto votare sia una delibera di variazione di bilancio (o di assunzione di debiti
fuori bilancio) sia un’altra in cui indicare come pagare il debito.
Ma farlo oggi in Val Pellice, sotto elezioni, potrebbe significare mettere allo scoperto il
fallimento di un certo modo di far politica. 
Il rimandare, lo spostare nel tempo perché la realtà non risalti chiara agli occhi
dell’elettore, spendendo altri soldi in spese legali, può essere considerato come
“condizionare lo svolgimento della campagna elettorale attraverso atti che vanno ad
incidere sulla formazione della volontà popolare e favorire i Consiglieri in carica che
potrebbero anche rivestire la qualità di candidati al rinnovo del Consiglio” (Tar Veneto,
Sentenza n. 1273/96 e Consiglio di Stato – Sezione I, Sentenza n. 2955/03) ?
Non sta a noi stabilirlo: depositeremo un’integrazione agli esposti che abbiamo già
presentato alla Corte dei Conti regionale (n° di procedimento V2016/00187) e che sono in
fase di istruttoria. 
MoVimento 5 Stelle Valpellice
Rosanna Vecchietti
Consigliere M5S a Torre Pellice
Consigliere in Unione Montana Pinerolese
Federico Valetti, 
Consigliere regionale M5S Piemonte

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